Coperchi soverchi

Lesser of Two Evils – Prompt:

Un uomo bussa alla porta e mostra un biglietto da visita, nel quale dice di essere ‘Il minore dei mali’.

Un sabato mattina, Andreas era in cucina con Lalore, che stava stilando la lista della spesa.
“Andri, ti va se prendiamo anche un cavolfiore? Ho letto la ricetta per una vellutata di cavolfiore con pistacchi.”
Andreas annuì, pur essendo incerto sul risultato finale.
Poi voltò di scatto la testa. Come Lalore, del resto: avevano suonato al campanello.
Si sentì anche la voce di Fumagalli provenire dal salotto:
“Hanno suonato!”
“Scusa,” disse Andreas a Lalore mentre si allontanava da lei.
“Aspettate qualcuno?” chiese Fumagalli quando lo incrociò sulla soglia del salotto.
“No,” rispose l’altro mentre si avvicinava alla porta di casa, “comunque, davvero: non so come faccia la Robi a essere così sconclusionata, a scrivere ancora di gente che suona al campanello della porta, senza essere prima passata per il citofono davanti al portone del condominio. Non ha il minimo senso della realtà.”
“Se fosse un personaggio anche lei, sarebbe logico che ne fosse sprovvista, visto che vivrebbe essa stessa in una realtà non reale. Magari anche a lei la gente arriva direttamente al campanello di casa, senza citofono.”
Andreas lasciò perdere la conversazione e andò ad aprire la porta dell’appartamento: si trovò davanti un uomo dalla pelle rossa. Non perché fosse un nativo americano, ma perché la sua epidermide era effettivamente vermiglia. Era vestito impeccabilmente, con le scarpe nere tirate a lucido, e i pantaloni ben stirati che fuoriuscivano da un elegante cappotto grigio scuro. Sorrise, riprendendo un borsone che teneva lì poggiato accanto a sé.
“Desidera?” lo incoraggiò Andreas.
L’uomo non disse nulla e porse un biglietto da visita:
Il minore dei Mali, fondatore e co-amministratore della Inferro, Coperchi & Co. Perchi.
Andreas lo guardò accigliato:
“E… quindi? Che storia è questa?”
“Nessuna storia, solo fatti e garanzie. Guardi, le ruberò solo pochi minuti del suo tempo, per mostrarle dei prodotti versatili e utilissimi.”
“Ma qua,” disse Andreas scotendo la mano con il biglietto da visita, “dice che lei si occupa di coperchi.”
“Appunto! Non vuol sapere che cosa bolle in pentola?”
“Veramente…”
“Andri!” si sentì Lalore urlare dalla cucina.
“Non vuol farmi entrare?” lo incalzò l’uomo rosso.
Andreas gli fece segno di accomodarsi, chiuse la porta, e lo condusse nel salotto.
Lalore sbucò dalla cucina e l’uomo le si avvicinò:
“Signora, prego,” e le diede un altro biglietto da visita.
“Lei ha l’aria di una che non solo cucina tanto, ma che lo fa anche bene,” aggiunse.
Lalore sorrise, poi guardò il biglietto da visita:
“Lei ha a che fare con pentole e coperchi?”
“No, solo coperchi. Delle pentole se ne occupa mio fratello maggiore.”
“Ah sì, lo dice anche qua,” disse Lalore riguardando il bigliettino, “lei è il minore dei Mali.”
L’uomo annuì:
“Vorrei mostrarvi un po’ dei prodotti della mia ditta.”
“Perché no. Si accomodi.”
Si ritrovarono tutti in salotto, dove anche Fumagalli ottenne un biglietto da visita.
“Scusi,” disse il pavone, “qua c’è scritto che lei è titolare: perché fa il rappresentante porta a porta?”
“Perché un bravo leader deve essere in prima linea e dare l’esempio.”
Tutti annuirono ammirati.
“L’ho letto in un libro di management e leadership. Non sono un esperto, per anni sono stato all’ombra di mio fratello perciò non sono propriamente… ferrato!”
Nessuno reagì.
Ferrato,” ripeté l’uomo, ma senza che l’accoglienza per quella parola cambiasse. Disse:
“Giusto, è ora di passare ai fatti.”
Aprì il borsone e cominciò a poggiare sul tavolino una ventina di coperchi, di ogni diametro.
Andreas lo guardò stupefatto: non si capacitava di come quella mercanzia avesse potuto essere contenuta nel borsone dell’uomo.
“Osservate la manifattura e l’ottima qualità del materiale, fatta per durare un’eternità. E poi sono coperchi molto versatili: si possono usare per coprire i piatti, ad esempio,” disse l’uomo coprendo la mano sinistra, semichiusa a mo’ di scodella, con la destra, “oppure come frisbee di precisione. Ottimo, quando d’estate fa caldo e si cucina poco. E poi sono ottimi strumenti musicali, hanno un suono cristallino come i migliori piatti.”
Andreas alzò le spalle, mentre Lalore sembrava concentrata su un coperchio da 24 centimetri di diametro.
“Non suonate in una fanfara?” chiese l’uomo rosso.
“No,” rispose Andreas.
“Peccato, perché i coperchi Inferro suonano molto bene.”
“Scusi,” disse Lalore con il coperchio in mano, “ma se sono in ferro, non si arrugginiranno con il tempo?”
“Questo non è ferro, ma acciaio inox.”
“Ma ha detto che sono di ferro.”
“Ho detto che sono Inferro, tutt’una parola: è il nome del marchio.”
“Giusto,” disse Lalore, poi riprese a guardare il coperchio.
“Però scusi,” disse subito dopo, “qua è stampigliato ‘made in iron’: a parte che non credo sia grammaticalmente corretto, però lascia intendere che il materiale sia davvero il ferro.”
“Lei è una donna molto attenta: avrebbe dovuto essere ‘made in Iniron’, ma quelli del marketing hanno pensato che fosse cacofonico è hanno tolto un in.”
“Quindi sta dicendo che non solo la ditta si chiama Inferro,” disse Fumagalli, “ma anche la nazione dove producete i coperchi? Non sapevo esistesse un paese con quel nome.”
“È un posto un po’ lontano, ma ne sentirete parlare, un giorno,” rispose l’uomo rosso, “chissà se un giorno non ci andrete.”
“Magari,” disse Lalore.
“Me ne compiaccio,” rispose l’uomo rosso con un sorriso, “è un posto abbastanza caldo, dove c’è sempre qualcosa da fare e non esiste la noia. In caso, lo vedrete con i vostri occhi. Comunque, dicevo, sono coperchi molto versatili. Possono essere usati per disegnare dei cerchi perfetti, e anche impiegati come vassoi.”
Vassoi…” ripeté Fumagalli, poi urlò:
“Lei conosce per caso un gatto che si chiama Odoacre?”
Andreas sbiancò. Cromaticamente, accanto all’uomo rosso, sembrava che i due componessero insieme la bandiera della Polonia.
“Certo che lo conosco: è il mio socio, anche se non ancora a tutti gli effetti e non a tempo pieno. Mi ha radicalmente cambiato l’approccio aziendale. Un gatto valevole, come pochi in giro.”
“E meno male,” disse Andreas sedendosi sul divano a braccia conserte.
“Ma sì, certo!” esclamò Lalore, “ne ho visto un’intervista qualche tempo fa.”
L’uomo rosso sorrise:
“È davvero una creatura superlavita.”
“Intende superlativa?” domandò Fumagalli.
Andreas lo fulminò.
“Anche, ma volevo proprio dire che è superlavita, nel senso che è in ascesa,” rispose l’uomo rosso, “ad ogni modo, stavo dicendo: questa è la nostra prima linea, la Pandora.”
“Pandoro?” chiese Andreas, “non le pare un po’ presto?”
Pandora, in onore della donna che ha sollevato il coperchio facendo uscire dal vaso tutti i mali. Ma è solo la prima linea di prodotti. Stiamo anche valutando di espanderci in altri settori, tipo i tappi.”
“O i coperchi delle pentole a pressione,” aggiunse Lalore.
“Lei è una donna intelligente e sveglia. Sarebbe un’ottima segretaria. Tanto per capire, lei si mette mai a ingombrare le porte delle metro?”
“No.”
“Non usa le fotocopiatrici aziendali per stampe a uso personale?”
“No.”
“Si fa tanti selfie?”
“No.”
“Butta la spazzatura senza separarla?”
“No.”
“Peccato.”
A quel punto Lalore poggiò sul divano il coperchio che teneva in mano e ne prese un altro, da 20 centimetri:
“Prenderei questi due.”
“Ottima scelta! Non se ne pentirà!”
“E poi,” disse Lalore, “penso che in un certo senso sia di aiuto a Odoacre, che ha a cuore la questione femminile.”
Fumagalli urlò, mentre Andreas sembrò accasciarsi sul divano. L’uomo rosso prese a sistemare nella borsa gli altri coperchi e Lalore si congedò, dicendo che doveva andare a prendere il portafogli.
Andreas la raggiunse in camera da letto, dove lei stava aprendo un cassetto:
“Guarda che non devi comprare nulla, se non vuoi,” le disse.
“Ma io voglio. Mi sembrano buoni coperchi. E poi quell’uomo è stato molto gentile.”
“Non so, è un tizio un po’ strano. Prima, quando era chinato a raccogliere i coperchi dal tavolino, mi è sembrato che avesse…” abbassò la voce, “le corna!”
“L’ho notato anche io, Andri, ma non dobbiamo intrometterci nella sua vita sentimentale. È una questione delicata che non abbiamo il diritto di affrontare con lui, visto che non lo conosciamo.”
Prese il portafogli e chiuse il cassetto, poi rimase immobile per qualche secondo.
“Tutto ok?” le chiese Andreas.
Lalore lo guardò e scoppiò a ridere.
Ferrato!”