Su Aryalys (e anche un po’ sulla pigna)

It’s My Story and I’ll Pitch if I Want To – Prompt:

Sei un personaggio di una storia famosa e contatti un agente letterario per proporre una tua storia autobiografica.

Alla cortese attenzione delle Edizioni Fratelli Franchetti.

Gentile signora/signore,
sono Taerral, della casa Hunter, e vorrei sottoporre alla Sua attenzione la mia idea editoriale, Il racconto della cameriera, storia autobiografica di cui trova in allegato una dettagliata sinossi.
So benissimo che le cameriere non attirano molto l’attenzione del pubblico, ma mi lasci spiegare qui perché questa storia può essere diversa dalle altre.

Prima di tutto, anche se sono stata un personaggio secondario ne Il richiamo del barbaro e appaio in pochissime scene anche nel nuovissimo Il talamo del barbaro, uscito in libreria la scorsa settimana, la mia storia merita: la vita di una cameriera nel palazzo del Conte di Phos, nell’omonima Contea, non è affatto banale. Non sa quanti pettegolezzi e informazioni si vengono a sapere grazie al mio lavoro. Potrei dare dettagli aggiuntivi ai lettori delle opere della signora Piacentini, ad esempio sul come Messer Redgar abbia perso una gamba, o spiegare il motivo dell’avversione di Donna Falcon per la famiglia reale della Valle dell’Est, o molti altri fatti che nel primo e secondo libro della saga sono stati solo accennati, dando più profondità alle vicende.

Inoltre, come lei sicuramente saprà, sono cresciuta con Aryalys, che è stata affidata ancora in fasce ai miei genitori in modo da proteggerla dal sanguinoso colpo di stato che ci sarebbe stato di lì a poco nel Regno della Valle dell’Est. Lei non ha idea di quanti aneddoti potrei raccontare sulla sua infanzia nella Contea di Phos. Ad esempio, ha imparato a parlare solo a tre anni, andava malissimo in praticamente tutte le materie, e a 14 anni è scappata di casa per andare a vedere i Musicanti della Foresta del Lupo Grigio in concerto alla locanda di Cabel (in provincia della Contea di Phos)1. Potrei raccontarne molti altri, accaduti fino a praticamente l’inizio delle vicende de Il richiamo del barbaro, cioè quando ha dovuto fuggire, braccata dagli scagnozzi del Duca di Witfeld che l’avevano rintracciata nella Contea, ma la mia è solo un’idea: mi rimetto al giudizio dell’editor delle Edizioni Fratelli Franchetti.

Ad ogni modo, non sono nata ieri, e so che la storia di Aryalys ha una forte componente erotica: ma dove crede che abbia imparato il trucchetto della pigna e le altre sue tecniche da alcova? Da colei che le ha fatto da sorella maggiore, cioè me. Come prova, le allego anche un file di testo con uno dei miei incontri tipo con lo stalliere capo del palazzo del Conte. Vedrà chiaramente che il giochino della pigna è da principianti. Chiaramente, mi fido ciecamente dell’editor e della sua opinione sul grado di piccantezza che ritiene opportuna nelle scene.

E, se ancora non fossi risultata convincente, ecco qualcosa di succulento.
Il talamo del barbaro si conclude con un finale aperto, cioè con una sibillina battuta di Jon Slow e con Aryalys che, dopo aver guardato qualcosa che non viene rivelato al lettore, sviene.
E qua entro in gioco io: verso la fine del libro Aryalys mi ha portata con sé nella Valle dell’Est 2 e aggirarmi nelle stanze del palazzo reale mi permette di sentire cose ancora più interessanti di quelle che potevo origliare nel palazzo del Conte di Phos. Potrei riportare pari pari il dialogo che il Conte di Cron e il Maestro di corte hanno avuto nella sala degli arazzi qualche giorno prima dell’ultima scena del libro, rivelando due grossi colpi di scena. Certo, ciò rovinerebbe un po’ alcune sorprese che verranno contenute nel terzo e ultimo libro della saga, Il reclamo del barbaro, ma penso che la signora Piacentini non abbia nemmeno cominciato la stesura della prima bozza di questo romanzo. Perché aspettarla?

Mi faccia sapere.
Grazie per l’attenzione,

Taerral Hunter

  1. So chiaramente che è un gruppo che ora non conosce più nessuno, ma magari si può romanzare un po’ l’accaduto, scegliendo una band ancora in attività, e renderlo più attinente alla storia dicendo che è stata Mynyarel della casa Wergel, famosa famiglia di origini barbare, a convincerla a scappare quel sabato sera. In questo modo si mostrerebbe quanto Aryalys sia sempre stata attratta dal mondo barbaro.
  2. Qua avrei sicuramente un paio di considerazioni da fare: certo che apprezzo il fatto che si sia ricordata di me e mi abbia offerto un posto come Head waiter nella sua corte a palazzo, ma perché dovrei ancora lavorare? Non sono forse stata come una sorella per lei? Non sono forse stata io a chiedere al cugino centauro del maniscalco di farla fuggire nella foresta? Per non parlare di come ci è rimasto male dopo essere stato fondamentalmente sedotto e abbandonato da lei (ma questa è un’altra storia e, in caso, potrebbe essere lui a sottoporvela come idea editoriale).